“Il profumo materno, quello di un luogo, l’odore della neve o della brezza salmastra che sale dal mare, la fragranza dell’erba tagliata da poco, richiamano subito alla mente esperienze, sensazioni ed emozioni vissute”, si legge in “Frontiere della dermochimica, le neuroscienze per la cosmesi oltre la bellezza” (Aracne Editore). Scritto dalla dottoressa Maria Paola Merlo (Founder del brand Ambadué) e dalla Professoressa Daniela Gaudiello (Formulatore e Direttore tecnico del Laboratorio Ambadué), racconta – fra le altre cose – come i profumi sono collegati alle emozioni, anche le più lontane.
Retroscena dei profumi
Ci spiega la dottoressa Maria Paola Merlo: “L’olfatto è connesso alla nostra parte più ancestrale. Gli odori suscitano emozioni perché sono collegati alla memoria emotiva. Questa memoria e l’apprendimento associativo degli odori inizia presto nella vita. Si ritiene che già i cibi consumati da una madre incinta possano influenzare gli odori apprezzati dai suoi figli.
L’influenza di fragranze sull’attività psicofisiologica dell’uomo è nota da molto tempo e molti studi attestano che la stimolazione olfattiva delle fragranze produca cambiamenti immediati su alcuni parametri fisiologici come la pressione sanguigna, la tensione muscolare, la dilatazione della pupilla e l’attività cerebrale.
La connessione con il cervello. L’olfatto è collegato al sistema limbico, deputato alla regolazione dei nostri affetti e, in particolare con l’ippocampo, ovvero la zona dei ricordi e della memoria.
L’inconscio. La nostra percezione dei profumi è il più enigmatico dei sensi e di cui si hanno meno informazioni, ma è quello che modifica il nostro inconscio più profondamente”.
Anche la pelle percepisce il profumo come il nostro naso
“Recenti studi hanno dimostrato che la pelle, in tutta la sua superficie, ha dei recettori olfattivi che, opportunamente stimolati con particolari fragranze come il sandalo, possono attivare la rigenerazione cutanea o trattare disturbi cutanei associati allo stress. Questi risultati amplificano il grande potere terapeutico e cosmetico di aromi e oli essenziali”.
I componenti aromatici dei prodotti naturali sono stati da sempre utilizzati per la guarigione fisica, mentale e spirituale. Gli oli essenziali, i profumi della natura, possono dare coraggio, sciogliere le tensioni, avere un effetto ricostituente o rivitalizzante. Nell’aromaterapia vengono utilizzate sostanze profumate per il trattamento di vari disturbi psicologici e fisici come mal di testa, dolore, insonnia e ansia. Ecco alcuni esempi.
Il Bergamotto (Citrus Bergamia) è un sedativo per l’ansia, il Cardamomo (Elletaria cardamomum) ha un’influenza psicologica illuminante, la Camomilla romana (Anthemis nobilis) allevia il malumore e ha un’azione calmante e rilassante. L’essenza di Cipresso (Cupressus Sempervirens) in sinergia con Ginepro (Junuperus communis) e Sandalo (Santalum Album) ha una azione calmante e rilassante. Numerosi oli essenziali sono stati utilizzati per trattare le difficoltà del sonno, inclusi oli di Lavanda (Lavandula Officinalis), Menta piperita (Mentha piperita L.) e Gelsomino (Jasminum L. ). La Mirra (Commiphora) fortifica l’energia eterica e aiuta la meditazione, il Neroli (Citrus vulgaris) placa il nervosismo e allontana la paura. Il Limone (Citrus Limonum), documentato da greci, romani, persiani, cinesi e indiani, simboleggia la serenità, la gioia e la fiducia. La Khella (Ammi Visnaga), utilizzata fino dall’antico Egitto, dona forza e coraggio”.
Tra i trattamenti per il viso Ambaduè, formulati per agire anche sulla nostra mente ci sono quattro maschere che hanno quattro funzioni a seconda del loro profumo. Noi le abbiamo già recensite in un post perché ci sembravano innovative e speciali: