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In forma con il Pilates dopo i 50 anni
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Storie di donne

In forma con il Pilates dopo i 50 anni

Lei è Alejandra Soto, la mia insegnante di Pilates, argentina di nascita, ma milanese d’adozione. L’ho conosciuta nel 2017 quando ho deciso di provare il Pilates perché un’amica me ne aveva parlato benissimo. Ho cominciato a frequentare il suo Studio facendo due lezioni individuali alla settimana. Questo metodo, che all’inizio mi sembrava molto “tecnico”, ha finito per conquistarmi. Il benessere che provo, dopo qualche anno di pratica, è impareggiabile! 

Alla mia età gli acciacchi incombono e Alessandra mi sta aiutando ad affrontare la “maturità fisica”, chiamiamola così, in modo agile e consapevole. Nel tempo la mia postura è migliorata, la mattina mi sveglio senza dolori e soprattutto è cambiato il modo di percepire i miei movimenti. Alessandra, infatti, mi ha fatto scoprire il corpo umano: è un piacere sentirla elencare prima e durante ogni esercizio, i muscoli che stanno per lavorare e qual è la loro funzione. Mi ricorda di respirare in modo corretto (la respirazione di Pilates è toracica), di allineare le due spine iliache perché il bacino sia ben centrato rispettando la posizione neutra. Ora tutte queste “nozioni” le metto in pratica in modo (quasi) naturale! Con l’emergenza Covid ho fatto lezioni online. Alessandra, acuta osservatrice, vedeva tutto come se fosse lì con me e con pazienza mi correggeva. Che fortuna… averla incontrata!

E ora, finalmente, la parola ad Alessandra

“In Argentina comincio a studiare danza contemporanea già a otto anni. Da quel momento in poi, avrei dedicato la mia vita professionale ad allenare corpo e mente! A Buenos Aires, a vent’anni, mi formo in ginnastica posturale col metodo Mezières, mi diplomo come insegnante di Strechting e del metodo Pilates, sia a corpo libero che con le macchine.

In seguito mi specializzo in Tango Argentino, faccio l’insegnante e la ballerina in diversi Paesi europei, tra questi anche l’Italia.

Il corpo umano mi ha sempre affascinato, e sin da molto giovane, approfondisco la sua biomeccanica. Prima di tutto per migliorare le mie performance e poi quelle dei miei allievi.

Mi certifico insegnante di Hatha Yoga a Vrindavan (India) e come insegnante ispirata ad Anusara Yoga (scuola statunitense di Yoga contemporaneo riconosciuta a livello internazionale) a Madrid.
Sempre in Spagna inizio un percorso di formazione di Yoga terapeutico e Restorative Yoga.

Integro la mia ampia formazione in Pilates con studi presso due delle scuole di Pilates contemporaneo più importanti al mondo, Stott Pilates e Basi Pilates diplomandomi prima sia in corpo libero che con le macchine, poi in Pilates post riabilitazione.

Approfondisco il lavoro sulla fascia muscolare nel movimento, di recente introduzione in Italia, realizzando il percorso di formazione di Anatomy Trains in Motion.

Ho collaborato come insegnante di Yoga e Pilates in importanti centri di Buenos Aires, Madrid e Milano”.

Potresti spiegare che cos’è il Pilates alle nostre follower over 50?

“Il Pilates è una disciplina che lavora sull’armonia fisica e mentale. Attraverso una serie di esercizi mirati, si incrementa la percezione del movimento e la coscienza corporea, con conseguente e notevole miglioramento posturale e funzionale del corpo.

Gli strumenti fondamentali per praticare Pilates sono dentro di noi. Sono la respirazione e l’utilizzo della muscolatura che supporta la colonna vertebrale e che, a loro volta, coinvolgono le diverse parti del corpo.

Anche se il Pilates si è molto evoluto negli anni, grazie all’apporto degli insegnanti, di medici e fisioterapisti, la base del metodo però resta quella impostata all’origine”.

Perchè consigliare il Pilates?

“Nel caso delle donne, come ben si sa, intorno ai 50 anni si ritrovano ad affrontare uno dei periodi più critici della loro vita, la menopausa. Oltre agli effetti più o meno intensi legati alla carenza degli estrogeni, molte donne (più del 50%) subiscono la perdita di massa ossea. Anche se l’osteoporosi è una patologia tipicamente femminile, ci sono sempre più uomini (per stile di vita ed alimentazione) che soffrono di problemi legati alle ossa e alle articolazioni.

Inoltre molte donne per vari motivi (problemi posturali, gravidanze, parto, ipotono muscolare, ecc..) soffrono di debolezza del pavimento pelvico con conseguenti incontinenza, stipsi e in casi gravi anche il prolasso”.

Il Pilates e tutte le sue buone qualità…

“Il Pilates lavora con estrema precisione su tutti questi aspetti. Essendo una disciplina che si sviluppa in modo lento, mantenendo il focus sulla qualità del movimento e la corretta attivazione muscolare, non ci sono rischi di eventuali fratture o carichi eccessivi che possano creare problemi articolari, bensì un incremento progressivo della forza muscolare e (con esercizi mirati) un riallineamento articolare e rallentamento del processo di perdita di massa ossea.

Il lavoro svolto con una respirazione specifica (chiamata toracica), l’attivazione dei muscoli addominali e spinali profondi e il coinvolgimento cosciente dei muscoli del pavimento pelvico, ci aiutano a proteggere e supportare la colonna vertebrale (fondamentale nel processo catabolico dopo i 50 anni), a sorreggere gli organi interni (evitando la caduta o schiacciamento di questi per la mancanza di tono muscolare).

Un’altra caratteristica della menopausa è l’aumento di peso, la massa grassa si localizza sopratutto a livello della vita. Il Pilates è una disciplina anaerobica, quindi non ha come obiettivo principale la perdita di peso ma sono sempre di più gli insegnanti e le scuole che integrano il metodo con un lavoro cardiorespiratorio. Io suggerisco sempre di fare belle camminate, andare in bicicletta oppure fare jogging. Il metodo Pilates e una dieta adeguata uniti ad attività aerobica sono un vero toccasana per le over 50″.

Ci sono patologie per cui il Pilates è controindicato?

“Non c’è nessuna controindicazione specifica. Chi si avvicina al Pilates dovrebbe innanzitutto fare un visita di controllo dal medico per verificare che tutto sia in ordine. Se ci fossero delle patologie particolari bisognerà valutare insieme al medico e/o fisioterapista il percorso adeguato, soprattutto in caso di persone molto anziane o con patologie articolari o muscolari severe”.

Lezioni individuali o di gruppo?

“Sempre che sia possibile, sarebbe meglio fare lezioni in gruppi ridotti o lezioni individuali. Il Pilates è molto efficace ma richiede una grande attenzione e precisione. È difficile che un insegnante riesca a seguire come si deve un gruppo numeroso e gli allievi potrebbero eseguire gli esercizi in modo scorretto facendosi del male.

Chiaramente, la cosa più importante è avere un bravo insegnante. All’inizio è difficile sapere se un insegnante è bravo oppure no. Spesso ci si lascia condizionare dalla pubblicità o dal fascino di uno studio famoso ed elegante. Se tutto procede per il meglio, ve lo dirà il vostro corpo. Se vi sentite bene, se notate progressi in poche sessioni, se dopo qualche mese nei controlli medici ci sono segni di miglioramento, vuol dire che siete sulla strada giusta”.

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